Km percorsi: 770
Mappa
Ore di viaggio: 14 circa delle quali 12 in sella
Pasto: al sacco…paninetti…
Antefatto:
Come ogni anno, all’inizio dell’anno nuovo, i vertici dirigenziali del Manzoteam si sono riuniti e consultati per stilare un programma, un calendario dei giri da effettuare…le proposte svariano dalle proposte classiche a quelle inedite, tra risate, certezze e un pizzico di passione folle per le due ruote…è così che ognuno dello staff mano a mano avanza le sue proposte…
Il mix è entusiasmante e la voglia di moto, seppur il rigido inverno persista, è totale!
Tra tutte le proposte una delle più attese è il giro venEto di guerra o dell’agguerrimento…con il suo percorso tortuoso tra le più belle strade e panorami di Veneto e Trentino.
Inizialmente rinviato per maltempo, il giro viene riprogrammato per domenica 29 maggio, l’attesa sale, si scruta il meteo, sono molto i manzi e gli amici degli altri forum che hanno voglia di partecipare a questo giro, così da venerdì tramite il veloce tam tam di internet il giro raccoglie parecchie adesioni.
Domenica 29 Maggio
La notte per molti manzi è passata veloce tra piacevoli intrattenimenti e una bella dormita…il pensiero da almeno 24 ore è rivolto quasi interamente a quello che potrebbe essere il giro più lungo in un solo giorno della storia del Manzoteam, un giro impegnativo e con un buon numero di partecipanti da diversi forum.
Il cielo fin dalle prime ore della giornata è limpido, stavolta nessun scherzo meteo, è così che alle ore 8.00 in punto i primi manzi sono già presenti allo spiazzo Galbusera di Agrate Brianza: Mack (al rientro dopo turni di riposo), Mau (che si dichiara stanchino), Iraton (a bordo della sua nuova Duke), Lemans (per un veloce saluto benaugurante), Chicco (con l’incogninta nuove gomme), Oldbalord (con il suo dbkiller stranamente montato), Alby (carico come non mai) e Paolino (voglioso di imparare nuove tecniche di guida) rispondono presente all’appello. Risultano invece assenti Chillhouse che paga lo scotto della vecchiaia (così impara a ironizzare sull’amministratore delegato :D ) e Brianza (preso da improvvisi impegni e perdonato in vista del festoso evento…il campionato mondiale di schiva bulloni infuocati :D) e Sniperfele che proprio non ci degna di un avviso…
Chicco aggiorna i manzi riguardo il programma della giornata e le tappe principali, ma i manzi lo ignorano in quanto da un auto sbucano due avvenenti 40enni con abitino e tacco 12 che sculettanti lanciano famelici sguardi alla mandria…Alby dirige il coro unanime “Che puttanoni!!!”…loro soddisfatte e sorridenti svaniscono nel nulla…Si attende una ventina di minuti abbondante, poi quando sono circa le 8.30 si parte in direzione Brescia Ovest ove altri amici ci attendono…l’autostrada viene affrontata ad un ritmo molto blando, Chicco si pone in testa e cerca di far tenere almeno i 120km/h, ma nulla da fare…si procede pianissimo…i manzi appaiono in stand by!Sono le 9.10 quando usciamo a Brescia e troviamo Crotta, Zauro, Kerry, FoxCb1000r, Lux…mancano all’appello Dado e un amico con la Diavel…attendiamo facendo due chiacchere…e alle 9.30 partiamo…in 12…prima tappa le coste bresciane di Nave per sgranchirci un po’ con un ritmo tranquillo dettato a fasi alterne da Chicco e Kerry che con fare professionale indica ogni asperità dell’asfalto.E’ proprio tra un tornate e l’altro che a sorpresa Chicco scorge Dado con la sua errina bicolor…gli suona e questo si accoda al gruppo…pochi tornanti…poi Iraton non lo scorge più…avrà sbagliato strada? Si sarà confuso con altri motociclisti tra i tantissimi presenti in strada? Non si sa…fatto sta che già da Vestone alle prime curve di Livemmo in direzione Collio/Maniva il gruppo se lo perde…peccato nemmeno il tempo di un saluto come si deve.
Il giro procede, l’asfalto non è il massimo e un continuo schivare buche e stare attenti alla ghiaia…che diventa ben presto una sassaiola continua per chi segue…a tratti sembra di assistere al film Matrix con i manzi che schivano con varie movenze le pietruzze scagliate dalla ruota posteriore...il gioco riscuote successo è così che si decide di innalzare il livello…l’occasione è data grazie alle copiose evacuazioni di tipo animale presenti sull’asfalto…qui evidentemente le mucche e le capre (presenti a lato strada e pure in strada) non hanno bisogno dei preziosi consigli di Alessia Marcuzzi e del suo bifidus…la mitragliata di sterco è inevitabile!
La strada da Marmentino in poi migliora e i manzi possono concedersi le prime pieghe della giornata lungo la salita al passo Maniva tra costoni di roccia rosa, invece nell’ultima parte la ghiaia ritorna sovrana: alcuni avrebbero voluto montare le tassellate e quasi invidiano i possessori di enduro presenti lungo la strada.
Eccoci al passo Maniva, quota 1800, valico delle prealpi bresciani al confine tra Val Trompia e valle del Caffaro, ove sulle sue cime sono ancora presenti delle antenne dismesse per le comunicazioni della Nato. Il passo è ancora chiuso così come il vicino passo del Crocedomini, così dopo una bella “benedizione” di gruppo capitanata da Old i manzi proseguono come da programma affrontando la tortuosa, affascinante quanto stretta e dissestata discesa verso Anfo.Si costeggia il lago d’Idro con i suoi colori vivaci e si prosegue verso Storo – Ledro, qui è la strada che diventa rosa…l’amato asfalto rosa trentino…il percorso è molto piacevole, il ritmo si alza…Mack gradisce e scalda per bene le sue M5…Crotta, Kerry, Mau e Alby non sono da meno…poco distanti tutto il resto del gruppo con Fox, Zauro e Lux belli grintosi, tranne Chicco che grazie al teletrasporto, dopo una rapida sosta fotografica è passato inspiegabilmente davanti e attende il ricongiungimento della mandria.
Superata un’affollatissima Riva del Garda presa d’assalto da migliaia di teutonici turisti, eccoci a Nago dove pazientemente, nonostante la mezz’ora abbondante di ritardo sulla tabella di marcia, ci attende Lauca con la sua verdona…la sua presenza si rivelerà utilissima al di là del piacere di conoscere un nuovo appassionato delle due ruote che ha voglia di condividere un bel giro!
Da Nago velocemente ci dirigiamo a Rovereto dove in programma ci attendono altri amici, Chicco si mette in testa al gruppo alla ricerca…chilometro dopo chilometro non si scorge nessuno in attesa dei manzi…ad un tratto ecco Actarus appostato lungo il tragitto…ma mancano all’appello ben tre amici…così mentre gli altri si godono una pausa, Chicco parte alla loro ricerca…prova a telefonare…ma niente…nemmeno lungo l’inizio della piacevole e ritmica Vallarsa verso il Pasubio riesce a trovare qualcuno…così desiste…peccato pensa…ma capita!
Purtroppo la tabella di marcia è quasi compromessa…la fame inizia a farsi sentire…Alby e Old devono anche rifornirsi di cibo…la tanto desiderata sosta per il pranzo ad Asiago diventa un miraggio…e Mack ne rimane dispiaciuto. Iraton ci saluta e decide di rientrare in anticipo facendosi il Bondone.
Si riparte dunque…rispetto al giro originariamente pensato si cambia, niente Vallarsa, dove vengono segnalati controlli delle forze dell’ordine al limite dell’abuso e qualche cantiere, al suo posto viene preferita la strada che porta da Folgaria ad Arsiero per poi ricongiungersi con Cogollo di Cengio.
Si affrontano le prime curve…Lauca è pratico della zona…così Chicco gli cede volentieri la testa del gruppo…il ritmo diventa allegrotto, i manzi non ne sono affatto dispiaciuti…procedono belli compatti…le visiere diventano fameliche…la gomma posteriore di chi precede appare come un bel cosciotto da azzannare…Giunti a Carbonare si procede con il rabbocco di benzina, ove Mau fa notare di avere ancora due tacche e un serbatoio da 86 litri di capienza :D, e poi con l’agognata pausa pranzo. Qui il gruppo si divide tra chi è munito di pranzo al sacco da consumare piacevolmente al sole e chi invece preferisce gustare le fasi iniziali del Gp di F1 all’interno di un bar locale…Chicco è perentorio…concede una mezzora abbondante…poi si riparte…niente lamentele. A sorpresa Paolino è sprovvisto della mitica banana potassiosa così Mack sfoggiando la sua solidale chiquita a momenti gli canta “ma n’do vai se la banana non ce l’hai…”
La voglia di curve regna sovrana…quindi, strano a dirsi, il cibo passa per una volta in secondo piano…Chicco consola tutti cogliendo al volo l’occasione data dalla segnalazione di Lauca per un ottimo gelato da gustare nel pomeriggio a Lavis…
Belli carichi i Manzi risalgono in sella in direzione Vicenza, Actarus in versione ufo robot capitan ventosa monta sul proprio casco una tecnologica telecamera per le riprese più entusiasmanti…prossima tappa Piovene delle Rocchette da dove inizierà la bellissima salita verso Cogollo del Cengio – Passo Vezzena.
La strada è un pochino trafficata, tra autobus, camper e auto vi sono centinaia di appassionati delle due ruote, l’atmosfera è quasi da Isola di Man e ricorda il ligure passo del Bracco…alcuni appassionati esagerano con il ritmo e con i rischi va detto…strana la sensazione di essere immortalati e applauditi da persone accomodate a bordo strada…il ritmo sale…ma i manzi lo fanno senza esagerare…ognuno con il proprio passo…la gomma è bella calda…Alby tira un drittone e necessita di un cambio di pannolone.Ci troviamo lungo l’altopiano di Asiago, il più vasto d’Italia e terra sacra alla patria, la strada piacevolissima offre un panorama unico tra gli enormi sempreverdi, passiamo davanti al Museo della Grande Guerra del 15-18 ove stoicamente milioni di giovani soldati italiani hanno difeso i confini nazionali respingendo l’invasione austro-ungarica. E’ il nostro piccolo omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia ad una terra gloriosa che ha nelle sue tradizioni molto da offrire, una su tutte la sua famosissima produzione casearia ove l’Asiago (con gli stupendi spot televisivi anni 80 e 90) domina incontrastato.
Purtroppo siamo in ritardo…quindi si tira dritto…verso il Passo Vezzene a quota 1400m, il ritmo che era sceso…riprende a salire…ma verso il culmine del passo altri motociclisti fanno segnali eloquenti: rallentare e stare attenti!
Pensiamo tutti al classico posto di blocco, ma poi all’orizzonte scorgiamo purtroppo dei mezzi di soccorso e tanta gente in mezzo alla strada: purtroppo in centauro ha avuto un brutto incidente, ma veniamo poi a sapere che ce la farà.L’avvenimento scuote i manzi…e diventa l’argomento clou della breve sosta fatta pochi chilometri dopo…si cerca però di non pensarci troppo, brutto da dirsi ma può capitare, e non avendo visto la dinamica non vogliamo nemmeno fare commenti inopportuni…così si sdrammatizza commentando lo stato fisico di ognuno di noi…Mack denuncia l’assenza della sua amata formaggella di Asiago!
Il tempo scorre…manca ancora parecchia strada e i primi segni di stanchezza compaiono…la temperatura scende bruscamente a causa di una nuvola passeggera…si riparte verso il bellissimo lago di Caldonazzo e Cavalese…tornati sotto la quota di 1000m la temperatura diventa caldissima, così chi si è precedentemente coperto suda e non poco…la strada è molto bella, Lauca detta i giusti tempi…la mandria lo segue come sempre volentieri…in poco tempo e con un bel sorriso sotto la visiera si arriva tutti quanti belli compatti a Stramentizzo. Qui la strada di ritorno è interrotta per dei lavori, quindi Chicco e Lauca si consultano e scelgono di proseguire verso nord verso Ora…Crotta e Zauro decidono di rientrare a casa attraverso l’autostrada.
Sono già le 17 quando arrivati quasi a Bolzano dall’alto si apre davanti ai manzi la panoramica strada del Vino con la sua estesa valle ricca di meli e di vigneti…il percorso offre un gustoso relax dopo una serie interminabile di bellissime curve…il gruppo si dirige verso l’ultima cima da conquistare, quella velocissima del Monte Bondone: da Sopramonte a Sarche vengono scatenati i cavalli, il gruppo si spacca in due sottogruppi, Kerry denuncia un problema tecnico e si scusa per aver fatto da “tappo”…effettivamente visto il ritmo…ce ne eravamo accorti tutti che faceva da tappo! :D
Alby è oramai un cannibale…vede davanti a se la verdona di Lauca e si trasforma anche lui nell’incredibile Hulk, Mau si carica e fa valere tutta la cavalleria della sua zetina con alle spalle o meglio sulla schiena Chicco che oramai ha di certo risolto l’enigma gomme.
Poco più indietro Mack guida il secondo gruppo con un tonico Actarus, un leggermente provato Old, un super brillante Paolino e il duo cibbone con Fox e Lux.
Arrivati in cima ne approfittiamo per salutare l’ottimo Lauca, che ringraziamo per la piacevole compagnia e la guida pulita, e Actarus che da lì a poco rientrerà anche lui a casa.Mancano ancora più di 200km per rientrare…la stanchezza inutile dirlo affiora…Chicco si mette in testa al gruppo alternandosi con Kerry…il giro dal punto di vista curvoso è praticamente finito, i manzi sono appagati e soddisfatti dalla giornata…si punta Tione di Trento prima e Storo poi…qui troviamo la strada sbarrata per via di un brutto incidente stradale, così Kerry verso Bondone e si prosegue lungo la sponda del lago d’Idro in direzione Brescia…ultimo rabbocco di benzina quasi per tutti…saluti e facce da oranghi strafatti per la maggior parte…il gruppo ha un umore contrastante…c’è chi denuncia l’assenza di sensibilità ai polsi come Mau e Mack, chi ironizza dicendo di pensare a Chicco, al suo tracciato e al giro “bello ma un pochino impegnativo” come Fox e chi in tono entusiastico afferma che “il GASS gli fa una sega a questo giro” come Old…
Chicco nella sua mente sorride…sa di aver spremuto abbastanza la mandria...ma forse era l’unica per completarlo…pensa al fatto che effettivamente il record da poco raggiunto dei 700km del Gass verrà certamente infranto sfiorando quota 800km in un solo giorno…con 600 abbondanti di curve e solo 150 di autostrada. L’affermazione di Alby è eloquente… “no non ci hai spremuti…cazzo ci hai uccisi!” :D
Si entra in autostrada, sono quasi le 22 e la fame prende il sopravvento…ognuno tiene il proprio ritmo…tutti stanchi, sfiniti, ma contenti…verso casa…tutti si…tranne Paolino…che ancora non abbastanza soddisfatto pensa bene di non fare il rabbocco e affidarsi ai consigli presidenziali sull’interpretazione del computer di bordo Bmw…peccato che Paolo non ricordi che il president non è avezzo a seguire le regole e non legge mai i libretti di istruzioni…così…via un autogrill…via un altro…rimane a secco…si farà un bel km di defaticante spinta a piedi mentre tutti gli altri sono già sotto la doccia!Commento personale da parte di un orgoglioso amministratore delegato:
Gran giro…770 km, 14 ore complessive, ottima media, ottimo ritmo, bellissimo gruppo compatto…giro molto impegnativo fisicamente…per veri maniaci delle curve…una preparazione fisica e mentale sarebbe stata consigliata…ma i manzi si confermano macinatori instancabili di chilometri e fagocitatori di curve…un grazie e un bravo a tutti i partecipanti perché ognuno di loro ha reso bellissima questa giornata!
Per chi purtroppo non ha potuto partecipare ricordo che potrà rifarsi con le prossime date in programma. Vi aspettiamo come sempre!
Per vedere l'album fotografico clicca sulle immagini
Prossimi appuntamenti |